Pierre de Rohan-Gié

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Pierre de Rohan de Gié

Pierre de Rohan de Gié (Saint-Quentin-les-Anges, 1451 – Seiches-sur-le-Loir, 22 aprile 1513) è stato un politico e militare francese, maresciallo di Francia e uno degli stretti consiglieri dei re Luigi XI, Carlo VIII e Luigi XII.

Stemma Rohan-Gié.

Biografia

Fu allevato in Francia, dal 1461, da Jean de Montauban, suo antenato materno, ammiraglio di Francia[1] che lo introdusse alla corte di Luigi XI. Dopo la morte del suo tutore nel maggio ogiugno 1466, il re Luigi, del quale si dimostrerà incrollabile fedele, gli restituisce la signoria familiare di Gié in Champagne, saccheggiata dal cancelliere Rolin, e aggiunge questo nome a quello di Rohan. Partecipò agli assedi di Lectoure e Perpignan nel 1473 a capo di una compagnia di 40 lance.[2] Nel 1474 fu ambasciatore incaricato di far ratificare la pace dal duca di Bretagna Francesco II. Gli fu affidata la guida di una campagna militare nelle Fiandre nel 1479, e con 800 uomini riprese tutti i luoghi che Massimiliano d'Austria aveva precedentemente conquistato.[3]

Partecipò all'incoronazione di Carlo VIII il 30 maggio 1484 mentre portava la spada reale. Membro del consiglio di reggenza, ricoprì un ruolo importante e combatté con successo nel 1487 il duca Carlo di Gheldria e il conte di Nassau; il re gli affidò allora il compito di sorvegliare i confini della Piccardia. Accompagnò il re alla conquista del Regno di Napoli. Nel 1491 ricostruì il castello di la Motte-Glain, nelle Marche di Bretagna. Accompagnò Carlo VIII a Napoli nel 1494. Comandante dell'avanguardia nella battaglia di Fornovo, che l'8 luglio 1495 si concluse una tregua con i Veneziani.

Con l'ascesa di Luigi XII, nel 1498, il suo credito aumentò. Lo accompagnò in Italia nel 1499, e fu al suo fianco durante l'ingresso solenne che questo principe fece a Genova il 26 aprile 1502. Condivide il potere con il cardinale d'Amboise.

Gié si ritirò nel suo castello di Sainte-Croix du Verger a Seiches-sur-le-Loir nell'Angiò, dove morì il 22 aprile 1513. È sepolto nella chiesa che aveva fatto costruire a Sainte-Croix.

Discendenza

Il 20 gennaio 1476[4] aveva sposato in prime nozze Françoise de Penhoët, viscontessa di Fronsac, signora di La Boëssière, La Marche en Bédée (La Marché), La Motte-Glain, ed ebbe:

  • Pietro II (?-1525), militare
  • Carlo (1478-1528), signore di Gié e La Marché, conte di Guisa
  • Francesco (1479- 1536), arcivescovo di Lione.

Rimasto vedovo, si risposò nel 1503 con Marguerite d'Armagnac ?-1503), contessa di Guisa, figlia di Jacques d'Armagnac, duca di Nemours e conte delle Marche, e di Luisa d'Angiò. Non ebbero figli.

Note

  1. ^ (FR) Bernard Chevalier et Philippe Contamine, La France de la fin du xve siècle, renouveau et apogée: économie, pouvoirs, arts, culture et conscience nationales, CNRS, coll. « Centre d'études supérieures de la Renaissance », 1985 (ISBN 978-2-222-03612-8), p. 115.
  2. ^ (FR) Pierre Roger Gaussin, Louis XI: un roi entre deux mondes, A.-G. Nizet, 1976, p. 145.
  3. ^ Louis Gabriel Michaud, Biographie universelle, ancienne et moderne, t. XVII: Ge-Go, Michaud, 1816, p. 332-333.
  4. ^ (FR) Joseph Vaesen et d'Étienne Charavay, dans les Lettres de Louis XI, tome p. 22-23, Librairie Renouard, Paris, notamment d'après De Maulde, Procédures politiques du règne de Louis XII, dans la Collection des documents inédits, Paris 1885.

Bibliografia

  • (FR) Pierre de Rohan-Gié, dans Louis-Gabriel Michaud, Biographie universelle ancienne et moderne: histoire par ordre alphabétique de la vie publique et privée de tous les hommes avec la collaboration de plus de 300 savants et littérateurs français ou étrangers, 2e édition, 1843-1865 [détail de l’édition]
  • (FR) Georges Martin, Histoire Généalogique de la Maison de Rohan, 1998.
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