PRISMA
PRISMA | |
---|---|
Dati della missione | |
Operatore | ASI |
Tipo di missione | Satellite per l'osservazione della Terra |
NSSDC ID | 2019-015A |
SCN | 44072 |
Satellite di | Terra |
Piattaforma satellitare | MITA |
Vettore | Vega |
Lancio | 22 marzo 2019 |
Luogo lancio | Centre spatial guyanais |
Durata | 5 anni (prevista) |
Proprietà del veicolo spaziale | |
Potenza | 450 W (media) |
Massa | 800 kg |
Costruttore |
|
Parametri orbitali | |
Orbita | LEO eliosincrona |
Apogeo | 615 km |
Sito ufficiale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
PRISMA, acronimo di "PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa", è un satellite italiano per l'osservazione della Terra lanciato il 22 marzo del 2019.[1]
Lo scopo della missione è di testare un dimostratore tecnologico dotato di strumenti ottici per il monitoraggio delle risorse naturali e delle caratteristiche dell'atmosfera. PRISMA sarà in grado di monitorare i fenomeni geologici che avvengono in Italia, lo stato delle risorse naturali, la qualità dell'aria e i livelli di inquinamento.[2][3]
Caratteristiche
PRISMA è una missione dell'Agenzia Spaziale Italiana, continuazione del programma HypSEO dell'ASI per sviluppare una fotocamera iperspettrale per applicazioni spaziali ed interrotto nel 2002.[4]
Il satellite è dotato di stabilizzazione a 3 assi con un'accuratezza di 0,07° su ogni asse e possiede i seguenti strumenti per la determinazione dell'assetto:[5]
- 2 magnetometri e 24 sensori solari per la determinazione dell'assetto grezza;
- 2 sensori stellari e 6 giroscopi per la determinazione dell'assetto ad alta accuratezza.
Come attuatori dispone di:
- 4 ruote di reazione per il puntamento accurato;
- 3 bobine magnetiche per il puntamento grezzo e la desaturazione delle ruote di reazione;
- 2 propulsori per le manovre orbitali.
Il satellite è costruito sulla piattaforma MITA di Carlo Gavazzi Space (oggi OHB Italia).[6]
Il controllo del satellite sarà effettuato dal Centro spaziale del Fucino in banda S, mentre i dati ottenuti saranno scaricati in banda X ed elaborati presso il Centro di geodesia spaziale Giuseppe Colombo di Matera.[7]
Carico utile
L'unico strumento scientifico presente a bordo è un dispositivo elettro-ottico fornito da Leonardo e composto da un sensore iperspettrale da circa 240 bande nell'intervallo 400-2500 nm, co-registrato con una telecamera pancromatica con una risoluzione spaziale di 5 metri.[8]
Obiettivi della missione
I campi principali dei benefici attesi dei dati iperspettrali sono i seguenti:
- controllo delle foreste (incendi, mappature, classificazioni, analisi della biomassa);
- agricoltura (mappatura delle colture, rotazione delle colture, concimazione);
- acque interne e costiere (qualità dell'acqua, monitoraggio della clorofilla, fioritura di alghe);
- cambiamenti climatici e ricerca ambientale (desertificazione, deforestazione, stress della vegetazione, degrado ambientale e rischi);
- esplorazione ed estrazione delle materie prime, degrado del suolo e proprietà del suolo.
Note
- ^ Prisma è in orbita, su asi.it, ASI, 22 marzo 2019.
- ^ L’ASI presenta i risultati del progetto PRISMA, su researchitaly.it. URL consultato il 3 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2021).
- ^ Un PRISMA per studiare i colori della Terra, su lescienze.it, 18 marzo 2019.
- ^ (EN) HypSEO: Demonstration Mission for a New Earth Observation Hyperspectral Sensor (PDF) [collegamento interrotto], su dlr.de.
- ^ (EN) PRISMA (Hyperspectral Precursor and Application Mission), su directory.eoportal.org.
- ^ (EN) PRISMA, su space.skyrocket.de.
- ^ Segmento di terra, su prisma-i.it. URL consultato il 3 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
- ^ (EN) PRISMA, su leonardocompany.com.
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su prisma-i.it.
- Pagina sul sito dell'ASI, su asi.it.