Nostra Signora di Walsingham

Immagine di Nostra Signora di Walsingham

Nostra Signora di Walsingham è uno degli appellativi che cattolici e numerosi anglicani attribuiscono alla Beata Vergine Maria, madre di Gesù. Il titolo deriva dalla tradizione secondo cui la Vergine apparve in sogno a Richeldis de Faverches, una nobildonna inglese, nel 1061 nel villaggio di Walsingham nel Norfolk, in Inghilterra.[1]

La storia

La Vergine Maria sarebbe apparsa tre volte in sogno a Lady Richeldis, chiedendole di edificare una copia della "Santa Casa" di Nazareth, dove aveva avuto luogo l'Annunciazione (edificio che sarebbe stato traslato miracolosamente "per il ministero degli angeli" a Loreto, in Italia). La copia divenne un santuario e luogo di pellegrinaggio. Il culto della Vergine di Walsingham è particolarmente diffuso in Inghilterra, nazione di cui è patrona.

Il patronato regio aiutò il santuario a crescere in ricchezza e popolarità, e ricevette visita da vari re (Enrico III, Edoardo II, Edoardo III, Enrico IV, Edoardo IV, Enrico VII, Enrico VIII)[2], e pure da Erasmo da Rotterdam. Al tempo della sua soppressione nel 1538, durante il regno di Enrico VIII[3], cui seguì il rogo della venerata immagine della Madonna col Bambino, il santuario era diventato uno dei principali luoghi di pellegrinaggio in Inghilterra[4], insieme a Glastonbury e Canterbury, in particolare quando, a causa di guerre e sconvolgimenti politici, il viaggio per Roma e Santiago di Compostela era difficile.

A partire dal 1921, il sacerdote anglicano Alfred Hope Patten, parroco di Great and Little Walsingham, si batté per riportare in auge la devozione, giungendo fra il 1931 ed il 1938 a ricostruire il santuario, comprendente una replica della Santa Casa e una statua della Vergine col Bambino, che traeva ispirazione da quella raffigurata sul sigillo del convento agostiniano, fondato nel 1153 per la cura spirituale dei pellegrini; il culto della Vergine fra i cattolici inglesi si concentra invece intorno alla cosiddetta Slipper Chapel, costruita nel 1340 come ultima stazione per i pellegrini sulla via di Walsingham e che, a differenza della Santa Casa, sopravvisse alla Riforma protestante.

Galleria d'immagini

  • La Santa Casa (Holy House), Santuario Anglicano, Walsingham
    La Santa Casa (Holy House), Santuario Anglicano, Walsingham
  • Slipper Chapel, Santuario cattolico, Walsingham
    Slipper Chapel, Santuario cattolico, Walsingham

Note

  1. ^ Da www.santiebeati.it
  2. ^ Da: "La Nuova Bussola Quotidiana"
  3. ^ Da Agensir
  4. ^ Pagina dedicata

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su walsingham.org.uk. Modifica su Wikidata
  • Nostra Signora di Walsingham, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it. Modifica su Wikidata
  • Official website of the Anglican and Roman Catholic shrines, su walsingham.org.uk.
  • US Friends of Our Lady of Walsingham - Episcopal Church, su walsinghamanglican.org.uk. URL consultato il 5 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
  • Our Lady of Reepham, Norfolk - Medieval Marian Shrine, su reephambenefice.org.uk. URL consultato il 5 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2010).
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