La fedeltà del cane

La fedeltà del cane
AutoreLuigi Pirandello
1ª ed. originale1905
Genereracconto
Lingua originaleitaliano
ProtagonistiLivia del Carpine
Antagonistinorme sociali
Altri personaggiDon Giulio del Carpine; Giannetta Sacchi; Lulù Sacchi; il cane di Livia
SerieNovelle per un anno
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La fedeltà del cane è una novella di Luigi Pirandello. Scritta nel 1905, fa parte della raccolta La vita nuda (1922), secondo tomo delle Novelle per un anno.[1] Fu pubblicata per la prima volta il 20 novembre 1904 su Il Marzocco.[2]

Analisi

«Era veramente uno spettacolo commoventissimo la fedeltà di questo cane d’una donna infedele, verso quei due uomini ingannati.»

La novella esplora le dinamiche dei rapporti tra uomini e donne nelle classi medie e superiori della società italiana dell'Ottocento, ponendo al centro della narrazione Livia del Carpine. Nonostante il lettore non incontri mai direttamente Livia e non ascolti alcun dialogo da parte sua, la sua presenza permea l'intera vicenda, risultando decisiva per l'avanzamento della trama.[1] [3]

Trama

«Mentre donna Giannetta, ancora in sottana, e con le spalle e le braccia scoperte e un po’ anche il seno (più d’un po’, veramente) si racconciava i bei capelli corvini seduta innanzi alla specchiera, il marchese don Giulio del Carpine finiva di fumarsi una sigaretta, sdrajato sulla poltrona a piè del letto disfatto, ma con tale cipiglio, che in quella sigaretta pareva vedesse e volesse distruggere chi sa che cosa, dal modo come la guardava nel togliersela dalle labbra, dalla rabbia con cui ne aspirava il fumo e poi lo sbuffava.»

Il marchese don Giulio del Carpine è sposato con Livia, ma Pirandello non fornisce alcun dettaglio esplicito sullo stato del loro matrimonio, lasciando al lettore il compito di immaginare le sfumature del loro rapporto. Don Giulio intrattiene una relazione extraconiugale con Gianetta Sacchi, ma sospetta che anche sua moglie Livia abbia un amante: Lulú Sacchi, il marito di Gianetta. Pirandello non descrive mai la presunta relazione tra Livia e Lulú, mantenendo l'ambiguità e invitando il lettore a trarre le proprie conclusioni.[4]

Don Giulio, turbato dalla possibilità che Livia possa essere infedele, decide di spiarla per confermare i suoi sospetti. Il giorno in cui si mette a seguire Livia, incontra proprio Lulú Sacchi, che si trova lì per lo stesso motivo: spiare Livia. Alla fine della novella, emerge che Livia ha effettivamente un'altra relazione, questa volta con un uomo molto più giovane.

Il racconto mette in luce l'egoismo e l'arroganza di don Giulio, che considera accettabile la propria infedeltà, ma non riesce a concepire che Livia possa comportarsi allo stesso modo. Alla fine, si rivela che Livia ha intrecciato due relazioni extraconiugali: una con Lulú Sacchi e l'altra con un giovane amante.[1]

Note

  1. ^ a b c La fedeltà del cane, su effusioniscatenate.wordpress.com.
  2. ^ Novella dalla Raccolta “La vita nuda” (1922), su pirandelloweb.com.
  3. ^ Luigi Pirandello - La fedeltà del cane, su studioiannetti.it.
  4. ^ The Faithfulness of the Dog” (“La fedeltà del cane), su pirandellointranslation.org.
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