Johannes Enders

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Johannes Stefan Enders
NazionalitàBandiera della Germania Germania
GenereJazz
Periodo di attività musicale1989 – in attività
StrumentoSassofono
EtichettaGLM Musica
Album pubblicati18
Studio17
Live1
Sito ufficiale
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Johannes Stefan Enders (Weilheim in Oberbayern, 12 maggio 1967) è un sassofonista tedesco.

Biografia

Negli anni ottanta, Enders iniziò a suonare nella Orchestra del Conservatorio della sua città natale. Assieme ai suoi amici Micha e Markus Acher, fondò la sua prima band.

Finiti gli studi liceali, frequentò il conservatorio di Monaco di Baviera e poi l'Università della Musica e dell'Arte Drammatica di Graz. Nel 1990, venne raccomandato da Reggie Workman (ex-bassista di John Coltrane) all'Accademia di Arti Libere della New School di New York: qui seguì le lezioni di Lee Konitz, Branford Marsalis, Donald Byrd, Kenny Werner, Jimmy Cobb e Jim Hall e incontrò Dave Liebman e Jerry Bergonzi.[1]

Nel 1992, si recò in Sudafrica, dove registra Reflections of South Africa con l'Hilton Schilder Trio. Quindi torna in Germania, dove continua a suonare con i fratelli Acher, con Andreas Gerth e con Gaspare Brandner e Ulrich Wangenheim, con i quali formò il Tied & Tickled Trio. Nel 1993, fondò gli Scalesenders assieme a Martin Scales (chitarra), Patrick Scales (basso elettrico), Stefan Schmid (pianoforte) e Falk Willis (batteria). Nello stesso anno, arrivò in finale al "Concorso Thelonious Monk".[1]

Nel 1996, fondò assieme a Rebekka Bakken, Wolfgang Haffner e Joo Kraus il proprio quartetto, l'Enders Room: la formazione, un progetto elektrojazz, si è rivelata ricca di contenuti e di successo, nella tradizione di Bugge Wesseltoft o The Cinematic Orchestra.

Dal 2008, è docente di sassofono presso l'Università della Musica e del Teatro di Lipsia.

Discografia

Individuali e collaborazioni

  • 1989Schönberg Improvations (con Harry Pepl; Polygram Records)[2]
  • 1992Reflections of South Africa (con Hilton Schilder, Basil Moses e Kevin Gibson; Jazz4ever)[2]
  • 1998Trio Impossible (con Tony Scherr, Falk Willis; Jazz4ever)
  • 2004Soprano (con Oliver Kent, Henning Sieverts e John Hollenbeck)
  • 2007Dome (con Nils Petter Molvær, Ulrich Wangenheim, Ralf Schmidt, Saam Schlamminger, John Hollenbeck; Sunny Moon)[3]
  • 2010Divertimento für Tenor Saxophon und kleines Ensemble (con Carl Oesterhelt)[4]
  • 2010Live in New York (Johannes Enders Quartett feat. Don Friedman)
  • 2011Billy Rubin (Enja Records)

Con gli Scalesenders

Con l'Enders Room

  • 1996Home Ground (come Enders Quartet; Enja Records)[2]
  • 1998Bright Nights (come Enders Quintet, con Ingrid Jensen e George Colligan; Enja Records)[2]
  • 2000Quiet Fire (come Enders Quintet, con Vincent Herring, Roberto Di Gioia, Marc Abrams e Rick Hollander; Enja Records)[5]
  • 2002Monolith
  • 2004Human Radio
  • 2006Hotel Alba[6]
  • 2008Human Radio

Con il Tied & Tickled Trio

  • 1998Tied + Tickled Trio
  • 2002Observing Systems

Note

  1. ^ a b (EN) Johannes Enders - saxophonist, composer, su jazzrecords.com. URL consultato il 16 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2011).
  2. ^ a b c d e (EN) Johannes Enders - Selected discography, su jazzrecords.com. URL consultato il 16 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2011).
  3. ^ (DE) Kai Kopp, "Dome" von Enders, su jazzthetik.de, Laut.de, 26 ottobre 2007. URL consultato il 16 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2014).
  4. ^ (DE) Jazz-Klassik-Divertimento, su nzz.ch, NZZ Online, 26 novembre 2010. URL consultato il 16 maggio 2011.
  5. ^ (DE) Godehard Lutz, Der sanfte Riese spielt, su jazzzeitung.de, Jazz Zeitung. URL consultato il 16 maggio 2011.
  6. ^ (DE) Ulrich Kriest, Tonspuren Oktober 2006, su jazzthetik.de, Jazz Thetik, 10 ottobre 2006. URL consultato il 16 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2014).

Altri progetti

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  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Johannes Enders

Collegamenti esterni

  • (EN) Johannes Enders, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • (EN) Johannes Enders, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • (DEEN) Johannes Enders, su filmportal.de. Modifica su Wikidata
  • (DE) Sito ufficiale, su johannes-enders.com.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 62763390 · ISNI (EN) 0000 0000 8142 4454 · LCCN (EN) no00059712 · GND (DE) 134934695 · BNF (FR) cb13940341c (data) · J9U (ENHE) 987007322076305171
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