La guerra cambogiano-olandese dal 1643 al 1644 fu un conflitto tra il nuovo re cambogiano, da poco salito al trono e convertitosi all'islam con l'aiuto di mercanti malaiani presenti nel paese, e la Compagnia olandese delle Indie orientali, i cui membri iniziarono ad essere massacrati dai cambogiani, i quali inoltre si rifiutavano di pagare il tributo coloniale all'Olanda.
La guerra
Nel 1642 un principe cambogiano di nome Ponhea Chan divenne re col nome di Reameathiptei I dopo aver detronizzato ed assassinato il suo predecessore. I mercanti musulmani malaiani che vivevano in Cambogia, lo aiutarono nell'impresa, ed egli successivamente decise di convertirsi dal buddismo all'islam, cambiando il proprio nome in Ibrahim e sposando una donna malaiana. Egli quindi iniziò a rivolgersi contro i membri della Compagnia olandese delle Indie orientali, iniziando proprio dall'avamposto olandese dove vennero uccisi 35 impiegati della Compagnia oltre all'ambasciatore locale. Sul fiume Mekong, i cambogiani sconfissero le forze olandesi in una guerra ove i primi persero però 1000 uomini ed i secondi solo 156 ma anche diverse navi da guerra.[1][2][3][4][5] L'ambasciatore della Compagnia olandese delle Indie orientali ucciso assieme ai suoi uomini era Pierre de Rogemortes e la sua sconfitta segnò l'allontanamento degli europei dalla Cambogia per i successivi due secoli.[6] Il re cambogiano venne poi detronizzato ed arrestato dai signori Nghuen, vietnamiti, su richiesta dei fratelli di Ibrahim che erano rimasti buddisti.[7][8] Dalla loro sconfitta in questa guerra, gli olandesi abbandonarono tutti i loro avamposti commerciali in Cambogia.[9]
Note
^Kiernan 2008, p. 157.
^Kiernan 2002, p. 253.
^Cormack 2001, p. 447.
^Reid 1999, p. 36.
^Chakrabartty 1988, p. 497.
^Fielding 2008, p. 27.
^Kiernan 2008, p. 158.
^Kiernan 2002, p. 254.
^Osborne 2008, p. 45.
Bibliografia
H. R. Chakrabartty, Vietnam, Kampuchea, Laos, Bound in Comradeship: A Panoramic Study of Indochina from Ancient to Modern Times, Volume 2, Patriot Publishers, 1988, ISBN 8170500486. URL consultato il 16 febbraio 2014.
Don Cormack, Killing Fields, Living Fields: An Unfinished Portrait of the Cambodian Church - The Church That Would Not Die, Contributor Peter Lewis, reprint, Kregel Publications, 2001, ISBN 0825460026. URL consultato il 16 febbraio 2014.
Leslie Fielding, Before the Killing Fields: Witness to Cambodia and the Vietnam War, illustrated, I.B.Tauris, 2008, ISBN 978-1845114930. URL consultato il 16 febbraio 2014.
Ben Kiernan, Blood and Soil: A World History of Genocide and Extermination from Sparta to Darfur, Melbourne Univ. Publishing, 2008, ISBN 978-0522854770. URL consultato il 16 febbraio 2014.
Ben Kiernan, The Pol Pot Regime: Race, Power, and Genocide in Cambodia Under the Khmer Rouge, 1975-79, illustrated, Yale University Press, 2002, ISBN 0300096496. URL consultato il 16 febbraio 2014.
Milton Osborne, Phnom Penh : A Cultural History: A Cultural History, Oxford University Press, 2008, ISBN 978-0199711734. URL consultato il 16 febbraio 2014.
Anthony Reid, Charting the shape of early modern Southeast Asia, Silkworm Books, 1999, ISBN 9747551063. URL consultato il 16 febbraio 2014.