La FA13, progettata da Alan Jenkins, era una vettura convenzionale dalle linee semplici e pulite, con un frontale ispirato a quello della Jordan 191 che corse nella stagione precedente. La vettura era spinta dal motore Mugen-Honda (portati in dote dal pilota giapponese Aguri Suzuki), il quale era un'evoluzione del motore Honda V10 utilizzato dalla McLaren nelle stagioni 1989 e 1990 e dalla Tyrrell nel 1991.
Carriera agonistica
1992
La vettura si rivelò molto affidabile; con Michele Alboreto alla guida terminò quasi tutte le gare. Fu anche discretamente competitiva: Alboreto andò a punti in quattro occasioni, con due quinti posti (in Spagna e ad Imola) e due sesti (in Brasile ed in Portogallo); inoltre si piazzo settimo, ovvero ai margini della zona punti, in sei gare. Suzuki invece non fece segnare alcun punto. Il team a fine anno raccolse 6 punti, tutti ad opera di Alboreto, e si piazzò al settimo posto nel campionato costruttori, al pari della Ligier.
1993
Per la stagione successiva il team acquistò dalla McLaren il sistema di sospensioni attive, che venne integrato nel design della nuova FA14. In attesa del debutto della nuova vettura, i piloti corsero le prime due gare della stagione con la FA13B, una versione aggiornata della vettura che corse nella stagione precedente.