Encephalartos dolomiticus

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Encephalartos dolomiticus
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneCycadophyta
ClasseCycadopsida
OrdineCycadales
FamigliaZamiaceae
GenereEncephalartos
SpecieE. dolomiticus
Nomenclatura binomiale
Encephalartos dolomiticus
Lavranos & D.L.Goode, 1988
Sinonimi
  • Encephalartos verrucosus Robbertse, Vorster & S.van der Westhuizen

Encephalartos dolomiticus Lavranos & D.L.Goode, 1988 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, diffusa nella Provincia del Limpopo, in Sudafrica.

Il suo epiteto specifico fa riferimento alla dolomia, una roccia costituita prevalentemente da carbonato di calcio e magnesio.

Descrizione

È una pianta a portamento arborescente, con un fusto lungo fino a 2 m e con un diametro di 40 cm, alla cui base spesso crescono alcuni polloni.

Le foglie, disposte a corona all'apice del fusto, sono lunghe 60–80 cm e di colore bluastro e talvolta sono ritorte a spirale sul proprio asse. Le foglioline lanceolate, lunghe 12–17 cm, sono disposte sul rachide in modo opposto, con un angolo di 45º; i margini sono interi e quello inferiore può essere dotato di piccoli dentelli. Il picciolo è diritto e dotato di piccole spine.

È una specie dioica, con coni maschili ovoidali, di colore verde, lunghi 35–50 cm e larghi 10 cm. I coni femminili, della stessa forma, sono lunghi 30–45 cm e hanno un diametro di 18–25 cm. Su ciascuna pianta possono crescere fino a tre coni per volta. I macrosporofilli hanno una superficie tipicamente verrucosa.

I semi, lungi 30–35 mm, hanno una forma oblunga e sono ricoperti da un tegumento di colore giallo.

Distribuzione e habitat

Questa specie cresce sui Monti dei Draghi, ad un'altitudine compresa tra 1 000 e 1 500 m s.l.m., nella parte sud-orientale della Provincia del Limpopo, in Sudafrica. Predilige gli spazi aperti e i terreni dolomitici.

Conservazione

La IUCN Red List classifica E. dolomiticus come specie in pericolo critico di estinzione (Critically Endangered). La raccolta illegale ne ha minacciato pesantemente la sopravvivenza allo stato selvatico, tanto che nel 2004 ne rimanevano appena 151 esemplari.[1]

La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[2]

Note

  1. ^ a b (EN) Donaldson, J.S., Encephalartos dolomiticus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Bibliografia

  • Whitelock, Loran M., The Cycads, Timber press, 2002, ISBN 0-88192-522-5.
  • Haynes J.L, World List of Cycads: A Historical Review (PDF), su cycadsg.org, IUCN/SSC Cycad Specialist Group, 2011 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).

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Collegamenti esterni

  • Encephalartos dolomiticus, su The Cycad Pages. URL consultato il 23 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2014).
  • Encephalartos dolomiticus, su The Cycad Society of South Africa (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2012).
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