Coccopygia
Coccopygia | |
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Illustrazione del 1838 di Coccopygia melanotis | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Passerida |
Superfamiglia | Passeroidea |
Famiglia | Estrildidae |
Genere | Coccopygia Reichenbach, 1862 |
Specie | |
Coccopygia Reichenbach, 1862 è un genere di uccelli passeriformi della famiglia degli Estrildidi[1].
Tassonomia
Al genere vengono ascritte tre specie[1]:
- Coccopygia bocagei Shelley, 1903 - astrilde angolana
- Coccopygia melanotis (Temminck, 1823) - astrilde di Dufresne
- Coccopygia quartinia (Bonaparte, 1850) - astrilde dell'Africa Orientale
In passato, le tre specie venivano considerate sottospecie di C. melanotis, che a suova volta veniva ascritta al genere Estrilda: i loro nomi erano dunque Estrilda melanotis melanotis, Estrilda melanotis bocagei e Estrilda melanotis quartinia. In seguito, ulteriori esami hanno appurato che questi uccelli non solo appartengono a tre specie distinte, ma sono anche piuttosto distanti dalle astrilde del genere Estrilda, avvicinandosi invece maggiormente ai dorso oliva del genere Nesocharis, col quale vanno a formare un clade[2].
Distribuzione e habitat
Le specie appartenenti a questo genere sono diffuse in gran parte dell'Africa centro-meridionale, dove colonizzano gli ambienti cespugliosi e boschivi di collina e di montagna, con presenza di radure erbose più o meno estese.
Descrizione
Dimensioni
Si tratta di uccelli di piccole dimensioni, che raggiungono solitamente i 9–10 cm di lunghezza.
Aspetto
L'aspetto di questi uccelli è massiccio, con lunga coda e forte becco: la livrea è dominata dalle tonalità del grigio (testa, petto, dorso) e del bruno-olivastro (su ventre ed ali), con presenza di aree nere più o meno estese (su coda e faccia) e di codione rosso intenso.
Biologia
Gli uccelli del genere Coccopygia sono molto vivaci ed hanno abitudini diurne e gregarie, sebbene difficilmente si riuniscano in gruppi la cui consistenza numerica superi la 20 unità.
Alimentazione
Come la maggior parte degli estrildidi anche le specie appartenenti a questo genere hanno dieta essenzialmente granivora, che viene integrata con bacche, germogli e piccoli invertebrati.
Riproduzione
La riproduzione di questi uccelli ricalca per modalità e tempistica quella degli altri estrildidi, con le coppie che collaborano alla costruzione del nido, alla cova ed alla cura dei nidiacei.
Note
Altri progetti
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